venerdì 25 maggio 2012

Taccuino e passione, intervista al talent-scout Enrico Mandarino


32 anni, cosentino purosangue ed una passione:il calcio.
Oggi abbiamo incontrato Enrico Mandarino, osservatore per conto di alcune società professionistiche.


Buongiorno Enrico,giunti al termine dei campionati professionistici comincia il vostro lavoro nel vivo:
tante partite viste, molte relazioni inviate.Cosa bolle in pentola?

Sicuramente Cosenza offre tanto da vedere e quindi il lavoro, seppur piacevolissimo, non è semplice.
Nel solo hinterland cosentino ci sono circa una decina di ottime scuole calcio ma alla fine della stagione le idee sono abbastanza chiare.E tra i ragazzi visionati ve ne sono alcuni davvero interessanti.

Come nasce e si sviluppa allora questa tua passione?

La passione nasce in me sin da piccolo,seguendo in tv ogni partita trasmessa.Si sviluppa poi sul campo andando a vedere soprattutto la squadra per cui faccio il tifo, il Cosenza, e di conseguenza seguendone i giovani.

E poi?

E poi lo scorso anno decido di mettermi in gioco, ed inizio a collaborare con un'agenzia di procuratori.Inizio a seguire a 360 gradi il calcio giovanile cosentino ed a seguire le partite di diverse scuole calcio.Da quest'anno ho tratto spunti interessanti e stretto rapporti che vanno al di là del rapporto lavorativo.

Che idea ti sei fatto del calcio giovanile a Cosenza?

L'idea che mi sono fatto è che dietro ad ogni talento c'è una famiglia, e soprattutto una scuola calcio che lo segue passo dopo passo.Il lavoro dei tecnici specie coi più giovani è maggiormente di tipo psicologico che tecnico-tattico.
A questo proposito voglio ringraziare pubblicamente mister Maurizio Ciraulo della Popilbianco di Cosenza che oltre ad essere uno dei migliori talent scout di Cosenza è un amico e incarna appieno il modo giusto di come lavorare coi giovani.


Cosenza e provincia hanno sempre sfornato grandi talenti che hanno fatto la fortuna dei club di serie A nonostante la mancanza di una struttura adeguata per la crescita dei ragazzi.Cosa ne pensi?

Questo è un argomento che mi sta molto a cuore.Cosenza ha un potenziale incredibile proprio per la vastità del territorio e se ci fosse una struttura come quella della Reggina, per dirne una, il calcio a Cosenza potrebbe vivere stabilmente nei professionisti lanciando da sè i ragazzi migliori.


E veniamo allora a questi talenti,questi giovani che meglio si sono distinti nei rispettivi campionati Allievi e Giovanissimi.Su chi punterebbe Mandarino?
credimi, sono davvero così tanti che devo citarli per età.Tra i '95 spiccano tre centrocampisti, Rino ed Arnieri della Popilbianco e Ferraro dello Sporting Club Corigliano,Camelia sempre della Popilbianco invece tra gli attaccanti.Sui '96 sempre nella Popilbianco consiglio il bomber Petrone ed il difensore esterno sinistro Settembrino.Sempre dello stesso anno Oliverio della Real Cosenza. Della Pro Cosenza ottimo il tuttofare Cortese,classe '97, abilissimo sia come rifinitore che come punta esterna.Interessante anche l'esterno alto sinistro Aloisi,sempre '97, sempre Popilbianco. Nello Sporting Corigliano e nel Marca a mio parere i migliori '98.La punta Sarli ed il centrocampista Genova per i biancoverdi jonici mentre il playmaker Bottino,l'esterno basso Arcuri e l'esterno offensivo Napolitano per il Marca.

Un augurio allora ai ragazzi ed un sogno nel cassetto per te.

Per i ragazzi l'augurio è di vederli sempre più in alto nel calcio che conta.Ma se ciò non dovesse accadere che vivano sempre questo sport con passione e divertimento, questo è ciò che conta davvero.
Il mio sogno nel cassetto invece è di crescere professionalmente sempre più consapevole del fatto che il lavoro,svolto con passione e professionalità, prima o poi paga.


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